Progetto Napoli/Pisa Andata e Ritorno

Oggi, più che in altri momenti della nostra vita politica e sociale, risulta di fondamentale importanza sviluppare solidarietà tra un’Italia più ricca e una più povera, nella consapevolezza che proprio dalla seconda (il sud d’Italia) possano provenire risorse di energie, di intelligenza, di capacità culturali e artistiche capaci di mettersi in profonda comunicazione con quelle provenienti da parti più agiate del Paese (come nel nostro caso dalla Toscana). In tal modo si possono produrre proficue sinergie indirizzate alla conoscenza reciproca e ad un comune progetto di formazione e di creazione. D’altra parte, è importante trovare anche nell’ambito delle stesse regioni – la Toscana e la Campania – strumenti di comunicazione e relazione culturale con alcune componenti sociali più deboli e disagiate: i giovani che vivono in quartieri periferici e a rischio, la popolazione immigrata. È questo ciò che si propone il progetto “Napoli/Pisa Andata e Ritorno”, uno scambio che renda possibile uscire dall’egoismo, dalla divisione di un Paese a due se non a tre velocità, dal rinchiudersi nei sempre più stretti territori d’appartenenza. Si propongono nuove ipotesi di collaborazione rispetto alle sfide poste dalla globalizzazione, iniziando ad abbattere gli steccati che dividono un’Italia dall’altra e quelli che, nell’ambito di una stessa area, dividono gli autoctoni dalle popolazioni immigrate, i giovani che hanno facilmente a disposizione servizi e opportunità e coloro che ne sono completamente privati. Protagonisti di questo progetto sono, appunto, giovani donne e giovani uomini, di diversa provenienza geografica e che rappresentano la speranza più concreta per le sfide del domani.

Oggi le nostre città (Napoli, Pisa, Roma, ecc…) sono fulcro di problematiche complesse che si ritrovano in gran parte del mondo occidentale (sebbene in ciascuna si presentino con diversi gradi di gravità) e in cui siamo tutti coinvolti: una realtà ambientale e umana con elementi di degrado, progressiva perdita dello spirito di solidarietà, difficoltà a confrontarsi con le differenze, incapacità a leggere la diversità come occasione di confronto, come opportunità da cogliere, abitudine a uno stato di emergenza quotidiana, diffusa rinuncia alla speranza di un riscatto. Questo a dispetto di grandi capacità intellettuali, artistiche, di creazione che provengono da ambiti giovanili di diversa origine sociale e geografica, che messe a frutto, possono determinare la rinascita.

Coppie di parole chiavi su cui si articoleranno, da angolazioni diverse, le tematiche del laboratorio: diversità-uniformità, differenze-similitudini, particolare-universale, linguaggio-dialetto, comprensione-incomprensione, difficoltà-facilità, precarietà-stabilità, emergenza-normalità, semplicità-complessità, centro-periferia, città-regione, regione-nazione, nazione-continente, continente-globo, globalità-particolarismo, recinzione-apertura, rifiuto-accoglienza, reclusione-libertà, diffidenza-disponibilità, movimento-stasi, sedentarietà-migrazione, polifonia-monodia, consonante-dissonante, silenzio-parola, silenzio-suono, immobilità-gesto, corpo-ragione, danza-inamovibilità, cambiamento-fissità, metamorfosi-staticità, staticità-diversità, uniformità-monodia, differenze-polifonia, dialetti-complessità, migrazione-cambiamento, recinzione-reclusione, periferia-globalità, migrazione-suono, differenze-danza, differenze-linguaggio, comprensione-linguaggio, incomprensione-dialetto, comprensione-dialetto, accoglienza-suono, metamorfosi-danza, normalità-staticità, emergenza-rifiuto, emergenza-migrazione, migrazione-polifonia ecc.

I laboratori, condotti da coreografi, musicisti, videoartisti, scenografi, costumisti si svolgeranno da febbraio a giugno. Saranno tenuti da artisti e professionisti scelti in ambito nazionale e in particolare nelle aree regionali di Toscana e Campania.

Le competenze riguarderanno:

• acquisizione di conoscenze nel campo delle danze etniche, della danza contemporanea e teatrodanza;

•acquisizione di conoscenze in campo musicale con approccio multiculturale;

•acquisizione di conoscenze nel campo della ripresa video;

•acquisizione di conoscenze nel campo della realizzazione del costume di scena;

•acquisizione di conoscenze nel campo della illuminotecnica e scenotecnica.