“Pina…ma perché Napoli no!”

35esima edizione di Vignaledanza – Festival Internazionale di Danza e Arti Integrate

Borgo Medievale di Torino – Giovedì 17 luglio alle h. 21:15

“Pina…perché Napoli no!”

MovimentoInActor Teatrodanza Consorzio Coreografi Danza d’Autore
con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Toscana

Regia e corografia: Flavia Bucciero

Assistente alla coreografia: Franco Corsi

Danzatori/interpreti: Flavia Bucciero, Franco Corsi, Sabrina Davini, Laura Feresin, Cristian Ponzi

Musica: AA.VV.

Disegno luci e idea scenografica: Riccardo Tonelli

Costumi: Lucia Castellana.

Prende vita da un pensiero, una domanda retorica, un sogno, un desiderio incompiuto: perché un’artista come Pina Bausch che ha dedicato tanto della sua produzione agli umori di molte città internazionali, non ha realizzato uno spettacolo su Napoli, città così stimolante per creare? L’interrogativo non cerca una risposta, ma è chiaramente una provocazione dalla quale la coreografa parte per ispirarsi idealmente e affettivamente ad una delle più grandi artiste del Novecento, che amava tanto Napoli, la sua gente e le sue contraddizioni. E tutto questo serve alla Bucciero a ricongiungersi con le proprie origini, con la danza espressionista, che è alla base della sua formazione artistica, e soprattutto con Napoli luogo di nascita e di parte della sua vita. Una Napoli che ha il privilegio di poter guardare dal di fuori e dal didentro, e che ravvisa piena di contraddizioni: sensuale e seducente come una bella donna, ma anche acida e spietata, solare e piovosa (come solo Napoli può essere) divertente e ironica, tragica e disincantata. Si sofferma sull’individualità e sulle relazioni maschili-femminili, che a volte diventano metafora di altro.
La scelta musicale dello spettacolo evita volutamente riferimenti alla musica napoletana, se non per qualche breve, ironica citazione neomelodica che sembra arrivare come da un altro mondo. E poi musica barocca, turca, araba, jazz. Sonorità diverse e discordanti come discordante è la Napoli citata nel titolo.

“Ho fatto un sogno. Ti ho sognata. Tu correvi, correvi, correvi, danzavi e correvi, correvi e danzavi per tutto il mondo per tutta la terra (…) poi sei passata pure per Napoli, ma non ti sei fermata, non hai creato nessuna danza per questa città. Allora, io nel sogno ti inseguivo e gridavo: Pinuccia, pinù, guarda che Napoli si piglia collera, nun può fa accussì, una danza gliela devi dedicare a questa città, è tanto bellella, è tanto sfiziosa, è tanto simpatica…” (dal breve monologo iniziale dello spettacolo).

Raffaella Tramontano Ufficio Stampa e Comunicazione Mob +39 392 8860966 / 338 8312413 Mail raffaella.tramontano@gmail.com / raffaella.tramontano@libero.it