Proposte Con.Cor.D.A. per Scuole, bambini,ragazzi, giovani
Consorzio Coreografi Danza d’Autore
Movimentoinactor Teatrodanza
“Pinocchio Game”
Nuova Produzione 2018
Spettacolo adatto a tutti i pubblici
con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Toscana, Comune di Pisa
Regia e coreografia: Flavia Bucciero
Messa in scena visiva: Massimiliano Siccardi (coordinamento), Valerio Ciminelli(realizzazione)
Musica originale: Antonio Ferdinando Di Stefano
Rap finale e canto : Davide Sereni
Disegno luci: Riccardo Tonelli
Interpreti Compagnia Movimentoinactor/Con.Cor.D.A.: Sabrina Davini (Pinocchio); Franco Corsi (Volpe, Carabiniere, Burattino, Domatore); Laura Feresin (Gatto, Burattino, Fatina).
La storia di Collodi viene riletta, da una parte recuperando alcuni dei significati derivanti dal contesto contadino in cui è nata (il valore del cibo, dell’istruzione-scuola, il rapporto conflittuale con la legge-carabinieri) dall’altra questi significati vengono decontestualizzati, inserendo Pinocchio e gli altri personaggi in una realtà di degrado moderno e urbano: il narcisismo di Pinocchio e la prevalenza dell’elemento maschile/maschilista di origine, la marginalità della figura femminile dai tratti indefiniti, che mutano continuamente la sua fisionomia: madre, fata, sorella (comprensiva/punitiva), la divisione netta tra bene e male . Da questo contrasto, tra elementi derivanti dalla tradizione e quelli di una modernità spinta , nascono figure dissonanti in un contesto sociale e ambientale pop. Le voci fuori campo, che identificano i vari personaggi, parlano in una lingua frammentaria e frammentata, un misto di napoletano, toscano, inglese, segno di una multiculturalità che sta in bilico con la babele. La storia riletta dalla coreografa Flavia Bucciero, ribalta il rapporto bambino/burattino nel mondo. Un bambino, pinocchio, nostro contemporaneo, viene risucchiato dal computer mentre sta giocando a un videogame. Entra così in una realtà di burattini, in cui lui stesso è burattino tra burattini. Si succedono personaggi divenuti ormai simbolici per l’immaginario universale: il grillo parlante, la fatina, mangiafuoco, il gatto e la volpe, lucignolo e tanti altri, ognuno portatore di una sua morale o antimorale . Manca all’appello Geppetto, perché il vero padre di questo nostro pinocchio è la realtà virtuale. Come ogni bravo pinocchio contemporaneo attraverserà molte disavventure, fino ad uscirne, ritornando finalmente bambino