Gli Amici della Musica, Ballo & Bello

“Pubblici bagni, pubbliche virtù”

“…La città diviene, o lo è già, un palcoscenico. Un Teatro. Metafora che tutta la vita è commedia-tragedia? Possibile. Flavia Bucciero, con il suo spirito (e con i suoi bravissimi elementi del movimentoinactor) ricco di ironia visione, ci sorprende con il suo nuovo spettacolo Pubblici bagni pubbliche virtù (che il pubblico ha potuto seguire in piccoli drappelli, vista l’esiguità dello spazio a disposizione, sotto le Logge dei Banchi). I risultati? Assolutamente coinvolgenti, ricchi di ironia, comicità e leggerezza. Basandosi su d’un tappeto sonoro di canzoni tratte dal repertorio popolare italiano degli anni ’30, ’40, ’50, fatto di tanghi, mazurche, polche (Trio Lescano, Nilla Pizzi, Altamura, gli interpreti) mescolate a brani più colti come Rapsodia in blue di Gershwin, passando per celebri brani di Glenn Miller, o allo swing delle grandi orchestre americane (…) I corridoi che un tempo ospitavano vasche di marmo per lavarsi, hanno svolto la funzione di quinte, ma anche di luogo simbolico d’appuntamento con l’amore fuggevole, così come la coreografia li disegnava. Tutte le scene si sono alternate con ritmo, ironia, provocazione leggera e buffa, prendendo linfa dall’ambiguità latente insita nell’ambiente stesso. (…) la luce che ha letto il luogo in funzione non straniante, ma complice, come se non fosse un ambiente pubblico ma quasi un luogo privato e gli spettatori lo specchio dell’anima dei personaggi. A questo indirizzo interpretativo hanno contribuito i costumi (…) richiamando alla mente degli spettatori le immagini tante volte ammirate nei celebri film di genere americano coevi e rendendole in questo contesto forme parodistiche di una società fatta di eleganza, vizi e virtù… “

Antonio F. Di Stefano, Gli Amici della Musica, Ballo & Bello, gennaio 2003