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Produzione: 2006

Regia e coreografia: Flavia Bucciero

Musica dal vivo: “Sonatas & Interludes” per pianoforte preparato di J.Cage

Pianista: Claudio Proietti

Danzatori / interpreti I tre bambini: Eleonora Gianni, Ignazio Nurra, Alessandra Pugliese Il Drago, il Vecchio-equilibrista: Leonardo Diana La Sirena, l’Onda: Flavia Bucciero

Immagini video: Roberto Martini

Installazione scenografica: Delio Gennai

Costumi: Massimo Poli

Disegno Luci: Valerio Alfieri

Assistente ai costumi: Lucia Castellana

Maestro alle luci: Flora Gagliardi

Assistente alle luci: Andrea Margarolo

Fonico: Franco Puccini

Il fiume scorre sempre, mai lo trattiene l’acqua

Coproduzione Movimentoinactor Teatrodanza

Fondazione Teatro di Pisa, Comune di Pisa

La produzione è basata su elementi di pura immaginazione provenienti dal mondo dell’Oriente vissuto insieme come alterità e fascinazione. La realizzazione di un sogno che si rivela in una cornice di gioco di bambini e in cui lo scorrere dell’acqua fa da elemento costante e rassicurante. Dall’acqua emergono figure dalle caratteristiche misteriose e incantatrici. Evocate dai desideri segreti dei bambini, rapidamente, nell’acqua, fluiscono via. Nella continuità del filo evocativo che attraversa tutto lo spettacolo, la costruzione coreografica segue strettamente il percorso musicale e fa coincidere con ciascuna Sonata e Interludio un breve quadro narrativo (i tre bambini giungono al fiume, l’Onda, gioco del tira e molla, il fiume-specchio, l’invito, ritrovamento di una “boule” di vetro, i cappelli e la loro perfetta circolarità, la Sirena, i bambini si esplorano vicendevolmente, il Drago, i bambini e il Drago cercano un contatto, il Drago alla mercè dei bambini, i bambini si appropriano della coda del Drago, il gioco delle tartarughe, il temporale, il Vecchio-equilibrista, il dono dell’equilibrio, il sogno, il risveglio alla realtà ). I giochi dei bambini e le relazioni che si creano fra loro sono mossi da sentimenti semplici ed essenziali: curiosità, affetto, gelosia, gioia, paura, senso di complicità, meraviglia, attrazione per ciò che è misterioso e oscuro, desiderio di protezione, ma, al tempo stesso, possono assumere anche significati più profondi e simbolici. Le figure che prendono corpo sul fiume, hanno ciascuna qualcosa da trasmettere. L’Onda: mutevolezza e metamorfosi; la Sirena: sensualità e seduzione; il Drago: forza e potenza; il Vecchio-Saggio: equilibrio e pazienza. La tecnologia usata nel percorso di immagine di Roberto Martini assume una valenza esclusivamente poetica, mentre Delio Gennai ha concepito il modo di dare materia al fiume, perché possa crearsi una fusione profonda e simbolica tra rappresentazione e visione.

Da un’idea di Flavia Bucciero e Claudio Proietti.